Andrea Greco
Nipote di un pittore e scultore inizia a dipingere giovanissimo.
Il suo è un linguaggio che parla direttamente al soggetto, muovendo le corde della sua sensibilità.
Lavora creando delle serie di opere che hanno la capacità di coinvolgere profondamente l’anima dell’osservatore: concentrandosi sul segno e sul colore, sulle materie, sul ritmo tra materia e vuoto, Greco regala a chi osserva riflessioni intime. Tra il 2009 e il 2010 realizza una serie di lavori che chiama Polaroid.
Nel 2010 espone a Berlino, all’Accademia di Belle Arti dell’Università di Lubiana, a Roma, a Como e a Milano. Viene segnalato per merito al premio Il segno nel 2010 con l’opera Polaroid of my little world. Successivamente partecipa alla Biennale di Ferrara. Nel 2011 è tra i finalisti del premio Artgallery Milano con La voce della brughiera.
Nei primi mesi dell’anno, presenta la serie di opere Karma. Nel 2012 viene selezionato per Up_nea 2012 da Fabbrica Borroni. Nello stesso anno nasce la serie Anche i fiori piangono. Nell’inverno del 2012 tiene la sua prima personale in una galleria d’arte, galleria Conceptual di Milano (attuale sede).
Nel 2013 viene scelto per la mostra Art from Europe tenutasi alla Sca Project gallery di Los Angeles e patrocinata dall’Istituto Italiano di Cultura. Ad inizio del 2013 presenta la serie Aggregazioni. Durante la collettiva Mode on tenutasi all’interno di Arte Fiera Reggio Emilia, Greco presenta la serie Le Muse, opere nelle quali la musica è al centro della sua attenzione. Nel 2015 una sua opera, Ridi pagliaccio, sul tuo amor infranto, entra a far parte di Imago Mundi, collezione di Luciano Benetton. Nell’aprile del 2016 tiene un’importante mostra personale, Sentio, presso la galleria HQ - Mario Giusti Headquarter a Milano.
Nell’autunno viene selezionato e partecipa alla Biennale di Salerno ed è finalista del premio VerdiOFF a Parma. Nel 2017 inizia a lavorare ad un progetto ispirato alle riflessioni di John Cage; con Mario Giusti, suo gallerista, viene ospitato dal compositore e musicista Ludovico Einaudi durante le dieci serate di concerti al Teatro del Verme di Milano.
L’incontro con il musicista rafforza ancor di più il pensiero di Greco e le idee nel 2018 sfociano nella mostra Sarà dolce tacere, a Milano, presso la galleria HQ di Mario Giusti. La mostra ottiene un ottimo successo di pubblico e di critica. Hanno scritto di lui Mario Giusti, Roberto Borghi, Francesca Lucioni, Martina Corbetta, Giorgio Barassi, Virgilio Patarini, Dario Pettinelli e Alessandro Celli. In Italia viene trattato da galleria HQ - Mario Giusti Headquarter (Milano) e OpenArtelier. Collabora con architetti e art advisor nazionali e internazionali.